Sbagliare è un difetto comune, chiedere scusa è una virtù di pochi
Sbagliare è normale, tutti noi sbagliamo, ma è anche una possibilità per crescere in modo umile. Errare è un difetto comune, chiedere scusa è una dote rara.
Per questo motivo, considero animo nobile una persona che ha una maturità necessaria per dire “mi sono sbagliato” “ho sbagliato ” ed il coraggio di chiedere scusa guardando negli occhi. Errare è umano, ma perseverare lo è ancora di più. Quante volte sbagliamo e ci ripromettiamo che quella è l’ultima volta?
Sbagliare è un difetto comune, chiedere scusa è una virtù di pochi.
Quante volte percorriamo ostinati quella strada che sappiamo già in partenza non ci porterà da nessuna parte?
Cadiamo, poi ci rialziamo e come automi torniamo a fare quelle cose, ad inseguire quelle persone ed a visualizzare quei sogni che ci hanno portato alla rovinosa caduta.
Fare errori è patologicamente umano, ne facciamo in continuazione e quasi sempre non ci bastano per capire che stiamo sbagliando in qualcosa.
Ci mettiamo troppo tempo prima di accorgerci che qualcosa nella nostra vita non funziona ed il perpetuo ciclo del rialzarci dopo essere caduti dovrebbe suonare come un campanello d’allarme nelle nostre teste, ma niente, andiamo avanti finché sbattiamo il naso un’altra volta.
Sbagliare è un difetto comune, chiedere scusa è una virtù di pochi.
Non è stupidità la nostra, ma orgoglio ed incapacità di ammettere l’errore: l’umiltà non ci appartiene, siamo troppo superbi e convinti di noi stessi per imparare dagli sbagli ed invertire la rotta verso orizzonti migliori. Tutti noi siamo meravigliosamente fallibili.
È distante da noi, valutare l’equivoco come una cosa negativa, è necessario valutarlo in tutta la sua trascendenza e in dettaglio per poter apprendere da esso. L’errore non è altro che un invito diretto a migliorare. Sappiamo anche che ci sono diversi tipi di errori. A volte gli equivoci, non sono altro che portoni verso la scoperta, La scienza stessa è piena di incredibili serendipità in cui famosi scienziati fecero una scoperta dopo uno degli errori più opportuni.
Quando l errore assume la sua connotazione più complessa quando è sinonimo di offesa, di affronto o di umiliazione ad altre persone.
Queste situazioni si intensificano ancora di più quando non vi è un riconoscimento espresso dell’offesa e la persona lo commette di nuovo. Viviamo in una società che si chiede scusa molto poco e quando lo facciamo, a volte dimostriamo quell’immaturità di cui parlavamo prima.
C’è chi chiede scusa su whatsapp o chi pubblica le proprie scuse sui social network in modo che la persona interessata non abbia altro rimedio che cedere. Poco a poco si è persa la qualità delle scuse e si nascondono dietro un ego ingigantito.
Tutti noi perdiamo meravigliose opportunità di imparare e migliorare trattando l’equivoco o l’errore come negativo e da sanzionare.