sabato, Luglio 27, 2024
Psicologia

Ammalarsi emotivamente per la cattiveria altrui. Succede sempre più spesso

Molte persone al giorno d’oggi rischiano di ammalarsi emotivamente, poiché si sta diffondendo sempre di più nella nostra popolazione una gelosia gratuita, che fa godere le persone se altre stanno male.

Queste persone sparlano, chiacchierano e si inventano delle storie solo per diffamare coloro che sono solo le vittime di turno.

Ammalarsi emotivamente è  la conseguenza più scontata.

Questa che noi definiamo come “cattiveria gratuita” è data in buona parte dalla tecnologia. Questa ormai si è diffusa nella società in ogni ceto ed età e fa trascurare le cose più importanti che sono: affetti, relazioni e sentimenti.

Stiamo assistendo ad una vera e propria dipendenza da cellulare, che nelle coppie toglie attenzione e tempo al partner, e fa perdere nella persona che abbiamo di fronte fiducia e l’autostima.

Il telefono reclama in continuazione la nostra attenzione, tra messaggi, chat, notifiche, perdiamo il filo di quel che stavamo dicendo. A risentire di tutto ciò sono soprattutto le nostre relazioni che andiamo a sostituire con interazioni sociali di bassa qualità e poco empatiche.

NON PERDERTI  La depressione non è solo tristezza, è molto di più e influenza molto più di quanto pensi

Si sta trascurando e ignorando chi si ha davanti, persone in carne e ossa dando sempre di più precedenza allo schermo del telefono e a risentirne e sono soprattutto le storie d’amore.

Ritornando alla cattiveria gratuita questa si manifesta soprattutto quando si è dietro a un freddo schermo di pc, cellulare o tablet. Poiché queste persone non vengono viste, e non rivelando il loro volto, restando anonime. Non si rendono conto però che così facendo feriscono l’animo di alcune persone.

Dietro uno schermo nessuno si preoccupa di nessuno

Nei social network poi, non esiste ordine e nessuno si preoccupa di ferire l’altro. Nessuno si preoccupa di nessuno. Un termine da usare per questi individui sarebbe: leoni da tastiera.

Nell’epoca attuale sono moltissime (per sfortuna) le persone che sparlano, che diffondono cattiverie pettegolezzi privi di motivazione, ma giudicano e sparlano solo perché non sanno amare, perché loro stessi non sono mai stati amati e non conoscono quindi questa parola. La conseguenza più scontata di tutto ciò  è che molte persone arrivano ad ammalarsi emotivamente.

13 pensieri riguardo “Ammalarsi emotivamente per la cattiveria altrui. Succede sempre più spesso

  • È dura pensare che ci sia invidia gelosia cattiveria gratuita provocazioni manipolazioni psicologiche . I classici vampiri emotivi che ti prendono le tue energie senza che tu tene accorga provocandoti una reazione emotiva di spegnimento , risucchiando le tue energie io ho uno zio curioso, fin troppo curioso della mia vita privata , cerca , guarda , anche dentro il mio garage è senza chiederai prende le cose.
    Mi attacca dice bugie è una persona falsa , io devo ovviamente cercare di non entrare nella sua trappola ma non è facile quando tua ei i bersaglio è ti devi difendere da solo.

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  • Rosaria Porcaro

    Far dipendere la propria soddisfazione personale dall’infelicita’altrui e’sempre piu’diffuso.In un sistema competitivo ,in cui conta solo la gioia momentanea ,conquistata magari scippandola a un altro, essere “vincenti”a tutti i costi pare normale.Non lo e’,ma non ci puo’fermare altrimenti si resta esclusi.Molti mi considerano cretina ,una che puo’essere abbindolata facilmente ,perche’rifiuto questa logica infernale.Ho subito un mobbing lavorativo spaventoso,in conseguenza del quale ho divorziato e perso tutte le amicizie.Ma carogna non sono voluta diventare.

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  • Mauro Settimi Bilei

    Hai fatto malissimo.
    Consonus esto lupis, cum quibus esse cupis = Devi essere come i lupi se vuoi vivere con loro.

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  • Mauro Settimi Bilei

    Hai fatto malissimo. Secondo me il tuo non voler essere carogna è dato dalla paura di dover tirare fuori le palle, cosa che anche le donne devono saper fare all’occorrenza. Vigliaccheria insomma.
    Ti sei comportata come un poliziotto a cui stanno lì lì per sparare, ma questi non tenta neanche di tirare fuori la pistola dalla fondina.
    Se sei convinta che al male si reagisca con la bontà, parlane almeno col tuo medico, che saprà instradarti.

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  • Laganà carmela

    e’ bello mandare a fanculo queste persone… ma il bello sta nel farlo a sorpresa…. cosi’da spiazzarli e poi svergognarli davanti a tutti…. tipo platea!!!!!

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  • Liliana

    Sono una persona dal carattere mite, e non so tirare fuori ” le palle”, scusate il termine, e soffro molto chi si approfitta di questo. Ma in che mondo viviamo?

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  • Liliana

    Ma in che modo viviamo? Io non voglio difendermi attaccando chi mi aggredisce, non mi piace

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  • FORTUNATO ALFEO

    UN CONSIGLIO VOGLIO DARLO , sono ormai un uomo con tanta esperienza ,da tanti anni ,la migliore soluzione , ( IGNORARE CHI TI VUOLE AGGREDIRE )) IMPAZZIRANNO ,, CREDETEMI , BUONA GIORNATA A TUTTI

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  • Sabrina Madolini

    Anche io sono una persona mite e non voglio rispondere con aggressioni e violenza, mi farei del male da sola dopo aver ricevuto cattiverie gratuite, io sono stata costretta ad abdicare, ho perso il lavoro dopo mobbing, ho lasciato mio ex marito perché violento lui, ed i familiari maligni, cattivi,aggressivi, invidiosi, meglio stare da sola, povera ma serena, ciao

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    • Redazione

      Siamo pienamente d’accordo con te, prendere decisioni così forti è importante per ognuno di noi e tu sei la prova di quanto una donna, seppur a discapito personale, possa essere forte

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  • Salvatore

    Siamo in un epoca in cui la felicità e i sentimenti personali devono restare nel proprio cuore per non permettere agli altri di interferire per non.rovinare relazioni che potrebbero andare a gonfie vele

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  • Roberta Cipollone

    Si può mandare giù per anni e anni ma quando si tratta sempre della stessa pesona diventa difficile e lesivo della propria dignità. Con questo essere malvagio ho saputo aspettare il momento giusto e vi posso assicurare che ha pagato e ancora sta’ pagando. Un misto tra giustizia terrena e divina. Praticamente ho fatto ben poco. Dico solo che dopo ben 14 mesi di soprusi, violenze economiche e psicologiche mi sento vincitrice e questo mi è bastato per guarire.

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    • Redazione

      E infatti sei una vincitrice, molte persone dovrebbero riuscire ad aprire gli occhi come hai fatto tu, siamo fieri di avere donne forti come te nel nostro blog

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