Coronavirus: A Bergamo, fruttivendolo egiziano regala frutta e verdura ai più bisognosi “ricambio la vostra accoglienza”
In questo periodo così difficile, come quello che colpisce tutta l’Italia ed in particolare, il nord Italia, ci sono moltissime persone che quasi, fanno gare per dimostrarci la loro solidarietà.
I primi paesi a mostrarci la loro totale solidarietà sono stati sicuramente quelli Asiatici e successivamente gli Africani, in un momento così delicato, tutti si stringono intorno ai paesi colpiti da questo virus.
Ma insieme a queste persone e ai messaggi di solidarietà che ci trasmettono tutti i giorni, troviamo uno davvero speciale, donatoci da una persona più che generosa.
L’Italia, come spesso abbiamo detto, è stata purtroppo, in alcuni episodi, patria di eventi razzisti, soprattutto nei confronti degli immigrati.
A Bergamo, fruttivendolo egiziano regala frutta e verdura ai più bisognosi
E’ proprio da loro però che oggi ci arriva una mano tesa, infatti, parliamo del gesto più bello che abbiamo visto in questi giorni, ed è stato fatto da un fruttivendolo egiziano, di nome: Sameh Ayad.
E’ un uomo di 34 anni, che nel 2010, arrivò qui, cercando di iniziare una nuova vita, arrivò a Canonica D’adda, un comune in provincia di Bergamo, proprio una delle città più colpite dal corona virus.
Iniziò come pizzaiolo e fu anche molto bravo, successivamente, trovò lavoro presso un fruttivendolo del posto e lì imparò il mestiere, cercando poi, in un secondo momento di finalmente, spiccare il volo e aprirsi un’attività tutta sua.
Oggi è titolare e gestore di un negozio di frutta e verdura, fuori al suo negozio, ha allestito un tavolo ricco di frutta e verdura, con un cartello che trasmette un messaggio piuttosto commuovente.
“10 anni fa, mi avete accolto, ora voglio dirvi grazie, andrà tutto bene!”.
Poi continua: “Se avete bisogno, prendete gratis, la frutta e la verdura che trovate su questo tavolo”.
Il suo gesto ha commosso tantissimi compaesani, è davvero difficile trovare qualcuno, in questo momento, che si metta a disposizione sacrificando il suo guadagno.
Il messaggio di Sameh, è un messaggio di speranza per tutti noi, forse, dopo questa catastrofe, che ci sta portando tutti allo sbaraglio, arriverà la quiete, il punto dove iniziare tutto, senza più razzismo e finalmente, dovremmo unirci tutti e lottare contro le cose che contano davvero: l’ignoranza e le malattie presenti e future.